Vita da migrante
Quest’anno
a scuola stiamo trattando il tema dell’emigrazione.
Negli
ultimi decenni, in Italia, sono sempre più frequenti gli sbarchi dei
clandestini, sempre più gente decide di venire nel nostro paese per fuggire
dalla fame e dalla guerra.
Gli
emigrati partono da paesi molto poveri come l’Africa e alcuni stati dell’Est asiatico.
Parliamo non solo di uomini ma anche di donne e bambini: gente che scappa, che
paga biglietti molto costosi e che rischia la vita in mare pur di sfuggire
dalla tragica realtà del proprio paese d’origine. È troppo facile guardare le
cose dalla nostra prospettiva: abbiamo
una casa, un letto, pasti caldi; possiamo uscire tranquillamente, divertirci
con parenti e amici, andare in palestra o al concerto del nostro cantante
preferito; andiamo a scuola o al lavoro, comunque sogniamo un futuro brillante
sperando che si realizzino tutti i nostri sogni.
La
prospettiva di vita degli emigrati è diversa dalla nostra: niente sogni
tranquilli, nessun pasto caldo ma solo un pezzetto di pane. Solo per un attimo …
se ci mettessimo nei loro panni capiremmo che bisogna accettare ciò che la vita
ci offre senza pretendere anche il superfluo, perché ci sono persone che non
hanno neppure le scarpe per camminare!
II C
Articolo interessante
RispondiEliminaBravi ragazzi... Continuate cosi!